La Grotta di Montenero è senz’altro la cavità più nota del promontorio del Gargano.
Una prima descrizione della grotta si deve a Padre Michelangelo Manicone (1745-1807), nato a Vico del Gargano (1745-1807) che nella sua opera “La Fisica Appula”.
Edita nel 1806 ed i cui volumi si trovano nella Biblioteca del Convento di San Matteo, così scrive: “Evvi poi nella Difesa della Regia Badia di S. Marco in Lamis una grotta, che riesce gradevolissima agli occhi del viaggiatore. Chiamasi la Grotta di Montenero.
In essa non vi si può entrare che carpone, ed assai disagiatamente per la bassezza e la strettezza dell’apertura.
E’ lunga un miglio e mezzo in circa; è divisa in molti cameroni; e si passa da un camerone all’altro per larghi buchi.
La Grotta di Montenero Le volte, e le pareti di detti cameroni sono rabescate di stalattitiche concrezioni, le quali formano gallerie, cupole, teatri, mammelle, allberi ed altre bizzarre figure.
Dentro quest’antro evvi una fresca e dolce acqua, che distilla dai sassi.
Io la bevvi nell’arsa state, e sovvienmi, che riuscì gustosa al mio palato”.
La cavità è ubicata nel bosco comunale “Difesa – S. Matteo” sul versante meridionale del Montenero, 400 m a SO dalla vetta, alla sommità della Valle di Piscina Cutinelli.
La grotta è chiusa con cancello in quanto adibita a laboratorio ipogeo di studio e ricerca.
Per visitare la grotta rivolgersi preventivamente al Gruppo Speleologico Montenero.